L’I-Days festival, acronimo conosciuto dell’Indipendent Days Festival, svoltosi nel mese di giugno presso l’autodromo Nazionale di Monza, è arrivato ormai alla sua 13esima edizione.
La più importante kermesse italiana di musica rock e suoi derivati, punk e indie, nasce infatti nel lontano 1999 e da allora, in un crescendo inarrestabile di notorietà tra eventi similari nel panorama mondiale, ha visto alternarsi sul palco i big della musica nazionale e internazionale.
Nell’ultima edizione, l’evento ha ospitato, in quattro giorni di puro spettacolo, mostri sacri quali i Green Day, i Radiohead, i Linkin Park, i Blink 182, Justin Bieber e altri, ed è stato seguito, giorno dopo giorno, da Virgin Radio che non poteva festeggiare in modo migliore i suoi dieci anni di attività.
Centocinquantamila fan, di tutte le età e provenienti da tutto il mondo, si sono presentati ai cancelli del parco di Monza per assistere all’evento dell’estate 2017, che mai come quest’anno ha presentato una line-up di assoluta rilevanza internazionale.
Nonostante il caldo, che quest’anno ha raggiunto punte da record, e le code, talvolta davvero molto lunghe, ma purtroppo necessarie per compiere gli inevitabili controlli di sicurezza visto il delicato momento che il mondo sta vivendo a causa del terrorismo internazionale, l’evento ha elettrizzato gli spettatori in un concentrato di adrenalina che solo la musica rock sa dare.
Sommario
1° giorno iDays – giovedì 15 giugno 2017
Il 1° giorno ha aperto con la performance dei Twist and Shout alle 15.00 che spalancano le porte al divertimento con grande stile, ripercorrendo in lungo e largo le due decadi musicali dei ’50 e’60, con musica di alto livello e rock’n’roll selezionatissimo.
Poi è stato il turno di due delle migliori band del panorama alternative italiano: gli Shandon e i Tre Allegri Ragazzi Morti. I primi, band storica del punk italiano che, dopo una pausa di quasi 12 anni e aver prodotto un disco e un LP, tornano a calcare il palco in grande stile.
I secondi, che ancora non mostrano la propria immagine né ai media né ai fans, e continuano a nascondersi dietro maschere dalla sagoma di teschio divenute ormai un feticcio. Quelle stesse maschere che sono il simbolo dell’immaginario evocato dai testi delle canzoni cantate sul palco dell’I-Days festival al Parco di Monza.
È stata poi la volta dei Rancid, gruppo punk rock statunitense, che ha fatto impazzire il pubblico, suonando pezzi quali “Time Bomb”, “Ruby Soho” e “Full Back Down”.
In chiusura, col sole ormai tramontato e l’aria più fresca e respirabile, è stata l’apoteosi con Billy Joe Armstrong e i suoi Green Day, ormai degli habitué degli I-Days, con i fan scatenati a cantare i più grandi successi del gruppo americano che, insieme ai Rancid che li hanno preceduti sul palco, e agli Offspring, sono accreditati come la band che ha fatto tornare il punk rock nel music mainstream.
Il video dell’esibizione dei Green Day a Monza
2° giorno iDays – venerdì 16 giugno 2017
Il sole sorge sul secondo giorno alle 16.00 con la musica dei Santa Margaret, col loro sound psichedelico che affonda le radici nel blues e nel rock, e che si mescola con melodie tipiche della canzone d’autore italiana degli anni ’60.
È poi la volta, alle 17.00, dei genovesi ex-Otago, con la voce di Maurizio Carucci e l’inconfondibile sound riconoscibilissimo nei pezzi proposti come “Gli occhi della luna” e “Ci vuole molto coraggio”.
Subito dopo ecco arrivare Michael Kiwanuka, il britannico di origini ugandesi, che propone i pezzi dei suoi album, ma soprattutto dell’ultimo “Love&Hate”. Segue il compatriota James Blake, con la sua musica elettronica e ambient house, che mostra dal vivo le qualità che gli hanno permesso di vincere il Mercury Prize nel 2013 e di ricevere, nello stesso anno, una nomination ai 56esimi Grammy Award nella categoria “Best New Artist”.
Si chiude quindi la serata in bellezza, con la prima volta dei Radiohead a Monza, gruppo storico britannico, formatosi nell’Oxfordshire nel 1985 col nome di “On a Friday”, poi cambiato con l’attuale e leggendario Radiohead nel 1992.
I Radiohead hanno elettrizzato il pubblico, mettendo in scena tutti i pezzi più famosi del loro repertorio rock del loro sesto album, Hail to the Thief, caratterizzato da un uso massiccio delle chitarre elettriche, ma hanno anche eseguito diversi pezzi dei loro altri albums, “In Rainbows”, “The King of Limbs” e “A Moon Shaped Pool”, dando sfogo al loro estro artistico e creativo con musiche che si rifanno anche all’elettronica, all’hip hop e alla musica sperimentale.
Il secondo giorno non avrebbe potuto chiudersi meglio!
Ecco la performance dei Radiohead
3° giorno iDays – sabato 17 giugno 2017
Sabato si comincia prima, ed ecco alle 14.00 aprire con i Linoleum e le loro proposte di musica rock e indie rock, seguiti dai Sick Tamburo, gruppo musicale alternative rock formatosi nel 2007 dalla separazione dai Prozac + di Gian Maria Accusani ed Elisabetta Imelio. Fantastica la voce di lei ed inconfondibile il sound. Il pomeriggio prosegue con i Nothing but Thieves, che hanno proposto pezzi tra i quali Wake Up Call, Ban All The Music, Itch, Trip Switch e Honey Whiskey.
È la volta quindi dei Sum 41 che suonano di fronte ad un pubblico di due generazioni di fan e che hanno dedicato ai loro più grandi supporters la loro “Goddamn I’m Dead Again!”.
Si entra poi nel vivo di questa incredibile serata punk rock coi blink 182 a Monza, che fanno letteralmente impazzire il pubblico presente.
Reduci dalla loro prima nomination ai Grammy Awards nel 2016 ed eccitati dal grande successo riscosso dal loro ultimo album, hanno profuso energia e humour con il loro inconfondibile stile, che spazia dalle vecchie canzoni, umoristiche ed esilaranti, alle più recenti, tristi e critiche, ed anche molto serie come Adam’s song o Stay Together for the Kids.
Fuochi d’artificio nel finale coi Linkin Park, uno dei gruppi di maggior successo commerciale dell’ultimo decennio, con all’attivo oltre 60 milioni di copie dei loro dischi venduti nel mondo. Precursori del nu metal, ma poi addolcitisi con l’influenza del pop, si sono esibiti sul palco suonando i loro capolavori e i più grandi successi.
Purtroppo la performance dei Linkin Park a Monza rimarrà nella storia, in quanto è stata una delle ultime dal vivo prima della scomparsa dell’inconfondibile voce solista del gruppo, Chester Bennington.
L’esibizione dei Linkin Park
4° e ultimo giorno iDays – domenica 18 giugno 2017
Si comincia coi Mammacita e i loro ritmi HipHop e reggaeton; poi a seguire si esibisce la rock band romana Alma, nota per la ricerca e lo sviluppo di un sound alternative rock.
Alle 17.25 arrivano i Bastille gruppo musicale alternative rock britannico, formatosi nel 2010 a Londra, e composto da Dan Smith, Chris Wood, Kyle Simmons e Will Farquarson. Il gruppo nasce per un progetto dalla voce della band, DanSmith, che decide di dare il nome del gruppo ispirandosi al giorno del suo compleanno, coincidente col giorno della Presa della Bastiglia, il 14 luglio.
Alle 19.10 arriva quindi Martin Garrix, il giovane musicista e dj, nonché produttore olandese che ha esaltato il pubblico con le sue “Scared to Be lonely”, “Byte” e “There for You”.
L’ultimo giorno e il festival si chiudono con la performance della star del pop mondiale Justin Bieber, vincitore di numerosi premi, tra cui gli American Music Awards come “miglior artista dell’anno” nel 2010 e nel 2012.
Giovanissimo e con solo quattro album all’attivo, è una delle pop star più famose del mondo, tanto da essere inserito da Forbes nella lista delle dieci celebrità più potenti del mondo, per ben tre anni consecutivi.
E la chiusura non poteva essere migliore, con i suoi fan scatenati, a ballare e a cantare sulle note delle sue canzoni più famose, come “what do you mean”, “where are you now”, “sorry”, e “company”.
Il superbo festival di Monza
La Lombardia in generale, e Monza in particolare, si sono dimostrate ancora una volta pronte ad ospitare un mega evento come l’iDays festival, che mai come quest’anno ha visto alternarsi sul palco star mondiali capaci di attrarre centinaia di migliaia di fan.
Il successo ottenuto ha superato le più rosee aspettative, consolidando ancora di più le basi per l’iDays festival a Monza per il 2018.
Un anno per cominciare a comporre la line-up di artisti che dovranno uguagliare e possibilmente superare il livello di quelli che si sono esibiti quest’anno, per continuare a crescere e ad attrarre pubblico proveniente da tutti i paesi del mondo.